Il 1. dicembre 2016 il progetto Ecomuseo “Casa della batana” di Rovigno è stato iscritto nel Registro UNESCO delle migliori prassi di conservazione del patrimonio culturale immateriale mondiale. La decisione è stata presa alla sessione della Commissione intergovernativa per il patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, svoltasi ad Addis Abeba in Etiopia dal 28 novembre al 2 dicembre 2016.
Oltre alla batana rovignese, per l’iscrizione nel Registro delle migliori prassi mondiali nel 2016 erano state presentate altre 7 proposte. Finora soltanto 12 progetti sono stati iscritti nel Registro UNESCO delle migliori prassi mondiali di conservazione del patrimonio culturale immateriale.
Il progetto Ecomuseo “Casa della batana” rappresenta un tipo di approccio unico nella tutela del patrimonio materiale e immateriale di Rovigno, basato su iniziative della popolazione locale e progetti sviluppati nel corso degli anni da professionisti altamente preparati, a iniziare da Dragana Lucija Ratković, conservatore di museo, che ha concepito la struttura essenziale del progetto. La batana è stata iscritta nel Registro dei beni culturali della Croazia nel 2008.
L’eccezionale impegno delle persone che sono i portatori dell’eredità e delle tradizioni rovignesi è supportato dall’amministrazione comunale locale e dal Ministero della cultura. Si svolgono varie attività di tutela e conservazione di questa tradizionale barca di legno, dei canti popolari come le bitinade, della parlata locale, della costruzione di oggetti d’uso e di altri valori che fanno parte delle tradizioni del luogo. Un tale tipo di approccio onnicomprensivo al progetto, che include i suoi fautori, gli esperti, le istituzioni professionali, i rappresentanti delle autorità locali e statali, ha avuto come risultato la pluriennale e continuata conservazione del patrimonio culturale di Rovigno e una sua qualitativa promozione in Croazia e all’estero.
La candidatura è stata appoggiata da istituzioni internazionali ed esperti con i quali era già in precedenza stata instaurata e realizzata la collaborazione (Università di Newcastle in Gran Bretagna, Associazione europea di barche tradizionali “Patrimonio marittimo europeo”, musei di Pesaro, Venezia e altri).
Alla sessione di Addis Abeba hanno partecipato anche i rappresentanti della Repubblica di Croazia: il sottosegretario del Ministero alla cultura Davor Trupković, la responsabile e primo segretario della Sezione croata dell’UNESCO Rut Carek, la consulente professionale del Servizio per il patrimonio culturale mobile, etnografico e immateriale dott. sc. Mirela Hrovatin e la responsabile professionale dell’Ecomuseo “Casa della batana” Tamara Nikolić Đerić, che ha preso parte nella preparazione della candidatura.
(fonte: Ministero della cultura della R. di Croazia)