L’ecomuseo Batana ha conquistato ancora un riconoscimento col quale ha confermato la propria qualità, il valore e la sua unicità nell’Adriatico e nel Mediterraneo. La selezione dei vincitori del concorso bandito dalla Rete europea del turismo culturale e dai partner si è svolta il 24 ottobre nel Museo della memoria andalusa a Granada, in Spagna, dove l’ecomuseo Batana ha ottenuto il titolo di vincitore nella categoria del patrimonio culturale immateriale.
Il concorso internazionale era aperto alle destinazioni turistiche di tutta Europa che potevano presentare i risultati ottenuti nel turismo sostenibile, suddivisi in sette categorie. Le domande sono state valutate da una giuria di esperti di alcuni paesi europei nominati dagli organizzatori del concorso: la Rete europea del turismo culturale e dai partner del progetto, la Commissione europea per gli itinerari di viaggio e le organizzazioni Europa Nostra e NECSTouR. Il concorso è stato supportato anche da Iter Vitis, itinerario culturale europeo della vite e del vino.
“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio proprio nella categoria del patrimonio immateriale, considerato che siamo stati inseriti anche nel registro UNESCO delle migliori prassi mondiali di conservazione del patrimonio immateriale. Questo riconoscimento è importante per noi, perché non vogliamo essere considerati un’istituzione statica che tiene il proprio patrimonio nelle vetrine, bensì lo vive e lo trasmette alle giovani generazioni”, ha rilevato Tamara Nikolić Đerić, dirgente programmatico-professionale dell’Ecomuseo Batana.
Al concorso sono stati presentati complessivamente 55 progetti provenienti da 19 paesi. Oltre all’Ecomuseo Batana, il titolo di vicecampione l’ha ottenuto Montona nella categoria delle destinazioni vinicole, mentre la Comunità turistica dell’isola di Veglia è stata finalista nella categoria innovazione e digitalizzazione, con la sua presentazione digitale del patrimonio dell’isola di Veglia.