A partire dalle ore 17,30, il pubblico di Zagabria avrà l'opportunità di sentire la brezza del mare, ascoltare le canzoni tradizionali rovignesi e incontrare la batana e la sua gente, ovvero vivere Rovinj-Rovigno in un modo autentico e speciale.
La mostra fotografica "L'Ecomuseo come punto di riferimento dell'identità rovignese" illustrerà l'impegno ventennale per salvaguardare il patrimonio peschereccio e marittimo rovignese, che ha fatto sì che l'Ekomuzej-Ecomuseo "Batana" venisse inserito nel Registro UNESCO delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Oltre ad assaggiare i sapori locali e i suoni della musica tradizionale, i soci della Udruga-Associazione "Kuća o batani-Casa della batana" e i dipendenti della Ustanova-Istituzione "Kuća o batani-Casa della batana" presenteranno le componenti dell'ecomuseo da loro congiuntamente gestito.
La splendida Galleria del Museo archeologico, situata nel centro della città, sarà un luogo di incontro cordiale tra i rovignesi e i loro ospiti, che da anni, a livello istituzionale e mediatico o come ospiti dei programmi della Batana, li sostengono nei loro sforzi di salvaguardia e interpretazione del patrimonio. Naturalmente, saranno accolti con altrettanta cordialità anche i nuovi amici che non conoscono ancora il lavoro dell'Ekomuzej-Ecomuseo "Batana".

L'arrivo a Zagabria sarà anche l'occasione per i soci della Udruga-Associazione "Kuća o batani-Casa della batana" di trascorrere una giornata interessante e istruttiva nella capitale della Croazia. Visiteranno, con una guida esperta, il Museo archeologico di Zagabria, rinnovato dopo il terremoto, e poi il curatore museale, Ozren Domiter, attraverso una breve passeggiata interpretativa, presenterà un progetto speciale che rientra anch'esso nella categoria dei "musei viventi".
Si tratta, in particolare, del progetto "Zagreb dok ga još ni bilo - prije 1094." ("Zagabria prima ancora che esistesse - prima del 1094.") che, attraverso le copie di 14 oggetti museali di importanza archeologica e paleontologico-geologica, collocati nel sito di ritrovamento nel tessuto cittadino, rievoca la storia di quest'area prima della fondazione dell'arcidiocesi di Zagabria e della fondazione ufficiale della città. I Rovignesi passeggeranno nel centro della città, vedranno la moneta di Diocleziano in piazza Ban Jelačić, incontreranno un romano barbuto in via Petrinjska, leggeranno una toccante iscrizione vicino alla cattedrale di Zagabria, saluteranno un piccolo mammut il cui femore è stato trovato proprio qui, sulla porta del teatro Gavella, e ascolteranno storie memorabili. Prima di presentare la loro città e il loro patrimonio alla Galleria del Museo archeologico, assaggeranno anche le specialità tradizionali di Zagabria in un autentico ristorante.